venerdì 3 maggio 2019

Ayrton Day: Senna tra noi. 25 anni dopo

1°maggio 2019. 25° Ayrton Day. Il tempo si ferma per un giorno. Si torna al tragico giorno di 25 anni fa.

Torniamo idealmente a quel giorno di 25 anni fa...


14:17: Ayrton Senna affronta a tutta velocità la curva del Tamburello con la sua Williams. Nel mezzo della curva si rompe il piantone dello sterzo e sbatte violentemente contro il muro. Si capisce immediatamente la situazione: il pilota brasiliano è in condizioni gravissime. Viene tentato tutto per salvarlo, ma Senna muore: era già stato dichiarato morto cerebralmente alle 14.17.

25 anni dopo

"Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota...
e corro veloce per la mia strada...
anche se non è più la stessa strada...

Le parole della canzone "Ayrton" cantate dal loro autore Paolo Montevecchi risuonano nella Curva del Tamburello, che ora non c'è più (al suo posto hanno messo una variante) ma il suo ricordo è vivo, più vivo della vita stessa.
Perché il Tamburello non è solo una curva, perché il Tamburello non basta toglierlo cancellarlo, perché il Tamburello è storia.
L'aria che si respirava non era del 2019, ma di quel maledetto 1°maggio 1994, quando Senna ha avuto da Dio "il potere di far tornare indietro il mondo...
rimbalzando nella curva insieme a me... 
mi ha detto "chiudi gli occhi e riposa"... 
e io ho chiuso gli occhi…"



Senna era con lì, respirava con noi, cantava con noi. Questo è magico. 
Ayrton Magico. Come il titolo del museo a lui dedicato aperto fino a novembre. 

Ma andiamo con ordine. 


La copertina dell'Ayrton Day

Il programma

Ho cominciato la giornata visitando il museo dedicato appunto al pilota brasiliano. Questo museo è multimediale: prima di entrare, vengono consegnate delle cuffie con le quali sarà possibile ascoltare l'audio dei video presenti nel museo vero e proprio. 
Mi è piaciuto molto, è stato molto emozionante e ha ripercorso tutta la sua vita: dai kart fino alla Williams in F1, passando per la Toleman, la Lotus e la McLaren e ovviamente le sue imprese sportive.
Oltre ai video, sono presenti anche dei "cimeli" storici, come la Lotus 98T del 1986, la sua ultima monoposto, la Williams FW16, e una collezione di caschi.




Il "mago della pioggia"

Molto bello. Il museo sarà aperto fino al 30 novembre. Il costo è di 17,00 € per adulti e 12,00 € ridotto.
Per entrare nel paddock, per vedere la sfilata di auto storiche, per accedere alla libreria e per vedere la mostra pittografica (anch'essa affascinante) bisognava pagare 8,00 € per adulti e 5,00 € ridotto.

Successivamente c'è stata la sfilata di auto storiche, sfortunatamente non di Formula 1, ma me le son godute comunque. 

Le macchine prima di entrare in pista

Dopo di che, mi sono incamminato verso la curva del Tamburello, in pista, per assistere alla S.Messa, che è cominciata alle 14.17.
La S.Messa ha solo fatto da cornice in attesa del piccolo spettacolo (non organizzato dal'autodromo, ma che, secondo molti, riassume meglio la personalità di Ayrton) di Paolo Montevecchi: lui è rimasto in disparte fino alla fine della funzione. Quindi ha preso la chitarra, si è seduto sulla ghiaia e ha detto: "Questo è il mio omaggio a Senna: 25 anni fa ho scritto una canzone, che voi conoscerete come Ayrton".
E da qui in poi, vi lascio al video, integrale e senza microfoni: questo è il bello. Ascoltare solamente.



Questa è la vera musica, senza microfoni né telecamere: solo cantante e pubblico. 

Sono sicuro che Ayrton Senna, da lassù, stesse ascoltando tutto quello che succedeva, ma non solo: era lì, da qualche parte, seduto ad ammirare e a rivedere tutta la sua vita, le sue imprese e i suoi duelli. 
Perché Ayrton vive con noi, Ayrton non è morto: è soltanto diventato immortale.


Successivamente, come potete sentire dal video, Montevecchi ha invitato chi lo ascoltava a seguirlo sul traguardo, quel traguardo che lui non ha mai raggiunto, dove avrebbe cantato "Ayrton" in portoghese. Ecco a voi il video (scusate per lo speaker che ha disturbato tutta la canzone, ma, come ho già detto prima, cantare la canzone non era organizzato dall'autodromo e dunque non era ufficiale):








La giornata è stata fantastica, tutto è stato perfetto. Senna non è stato solo un campione, ma una figura leggendaria che va oltre l'incidente. La sua leggenda continua.

E continuerà per sempre.



Foto di Tarletti Silvana. Video di Crudele Antonio.
Un grazie va anche a loro due. Grazie.


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Davide Crudele

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